Bruno Admin
Numero di messaggi : 3063 Data d'iscrizione : 27.10.08 Località : Napoli Personalized field :
| Titolo: CLUVIENSES CARRICINI, articolo di Carmen Gio Giu 04, 2009 11:15 am | |
| Cluvienses Carricini Un articolo dell'archeologo Adriano La Regina scritto nel 1972 e pubblicato nel 1975 dall'Università di Roma sulla rivista della Scuola Nazionale di Archeologia
di Maria C. Ricci Pubblichiamo un articolo dal titolo CLUVIENSES CARRICINI inviatoci dal Prof. Adriano La Regina,scritto nel 1972 e apparso nel 1975 su "Archeologia Classica" rivista della Scuola Nazionale di Archeologia a cura degli "Istituti di Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana e di Etruscologia e Antichità Italiche" dell'Università di Roma. Il documento va ad incrementare il materiale già presente sul sito, dove spicca un'altra relazione molto importante che risale al 6 Agosto 1967 dal titolo "CLUVIAE E IL TERRITORIO CARECINO". Alleghiamo anche il testo della voce CLUAVIAE che appare sull'Enciclopedia dell'Arte Antica, Classica e Orientale, Supplemento, 1973, p. 238, sempre inviato dall'archeologo La Regina per essere pubblicato sul sito. Attraverso i link sottostanti è possibile accedere alle 13 pagine dell'articolo ed alla breve descrizione di Cluviae sulla citata Enciclopedia dell'Arte. La Tabula Patronatus al Museo "dell'Abruzzo Bizantino ed Altomedievale" di CrecchioCLUVIENSES CARRICINI
Cluvienses Carricini Pag. 01 Cluvienses Carricini Pag. 02 Cluvienses Carricini Pag. 03 Cluvienses Carricini Pag. 04 Cluvienses Carricini Pag. 05 Cluvienses Carricini Pag. 06 Cluvienses Carricini Pag. 07 Cluvienses Carricini Pag. 08 Cluvienses Carricini Pag. 09 Cluvienses Carricini Pag. 10 Cluvienses Carricini Pag. 11 Cluvienses Carricini Pag. 12 Cluvienses Carricini Pag. 13 La voce CLUVIAE sull'enciclopedia dell'Arte |
Grazie all'acquisizione della tabula patronatus, documento epigrafico redatto nell'anno 383 d.C. per conto dei Cluvienses Carricini, è stata identificata il 12 Dicembre del 1966, la città sannitica di Cluviae nella località chiamata Piano Laroma, che era però all'epoca conosciuta come Pagus Urbanus In quel periodo, l'attività edilizia era regolata da un semplice Piano di Fabbricazione, questo fino alla metà degli anni '80, quando finalmente con l'adozione del primo PRG, la zona delimitata dalla Soprintendenza nel 1977 sulla mappa catastale (clicca), viene recepita dal nuovo strumento urbanistico. Come si evince dalla foto aerea inserita, il territorio, negli anni successivi alla identificazione dell'antica città, ha comunque subito trasformazioni derivanti da un'attività edilizia non (o poco) controllata e, dopo ben 42 anni, si riscontrano carenze anche nell'ultimo PRG (leggi), in quanto, le zone edificabili intorno all'area archeologica, dove, secondo il rilievo del '67 redatto dalla Soprintendenza di Chieti, si estendono le necropoli, non sono salvaguardate dai nuovi insediamenti. Sottoporre a tutela tramite strumento urbanistico Comunale, anche la fascia limitrofa della zona archeologica, non significa vietare qualsiasi attività edilizia, ma dare la possibilità al Comune di vigilare e controllarla meglio durante gli scavi di sbancamento (che potrebbero riportare alla luce antiche tombe) e, soprattutto, dare la possibilità di regolamentarla con norme specifiche inerenti la tipologia costruttiva e l'uso dei materiali, poichè, quelle generiche del PRG non bastano. Tutto ciò è necessario, al fine di evitare che intorno alla zona archeologica si continui a costruire manufatti rurali o insediamenti produttivi che somigliano a capannoni industriali. E' vero che l'area archeologica di Cluviae ha bisogno di altri fondi per nuove campagne di scavi (l'ultima risale al 1990), ma è necessario prima di tutto conservarla mediante lavori di ripristino e manutenzione (simili all'intervento effettuato dalla Soprintendenza del mese di Giugno 2008) e poi rivalutarla, promuovendo e sostenendo un Progetto di Recupero, che riesca ad innescare un processo inverso avvenuto finora, controllando in maniera dettagliata ogni attività edilizia sui manufatti esistenti tramite l'individuazione di un intervento specifico per ogni singolo edificio che aiuti il progettista a ridurre al minimo l'impatto negativo che oggi molti di questi manufatti rurali hanno sulla zona, inoltre, il citato P.R. dovrà consentire ai privati di gestire nuove attività compatibili con l'interesse culturale dell'area. IMMAGINI A CONFRONTO La zona archeologica di Cluviae in una foto aerea del 2006 (da minambiente.it) | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale | |
|
La zona archeologica di Cluviae nel rilievo del 1967 (da "Atti dell'Accademia dei Lincei") | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale |
|
La zona Sud-Est di Cluviae in una foto aerea del 2006 (da minambiente.it) | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale | |
La zona Sud-Est di Cluviae nel rilievo del 1967 (da "Atti dell'Accademia dei Lincei") | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale |
|
La zona centrale di Cluviae in una foto aerea del 2006 (da minambiente.it) | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale | |
La zona Nord-Ovest di Cluviae in una foto aerea del 2006 (da minambiente.it) | Clicca qui per vedere la delimitazione sulla mappa catastale | E' possibile notare come nuovi fabbricati di una certa consistenza siano sorti anche | su quella zona che la Soprintendenza individua come NECROPOLI | |
| |
|