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| Titolo: BRUNO COTRONEI, UNO SCRITTORE DAGLI INIZI A OGGI : FAR SCORRERE L'INTERO ARTICOLO Ven Nov 13, 2020 8:13 am | |
| [ size=18][size=16]Nato a Napoli nell'anteguerra, sfollato a Formia, Fiuggi, Roma con padre ingegnere, madre e sorella, ho vissuto da piccolissimo i drammi intensi del bombardamente a tappeto degli angloamericani, delle razzie ed esecuzioni dei tedeschi. Tornato a Napoli in una città semidistrutta e dominata da americani, inglesi, francesi , marocchini , indiani e così via, ho preso la licenza media e poi mi sono iscritto al liceo scientifico e poi alla facoltà di ingegneria dove nel biennio ho dovuto superare, fra gli altri, i terribili esami del prof, Renato Caccioppoli che bocciava più del 95% dei candidati. Nel corso degli studi faticosi, per desiderio di indipendenza e dopo un'attività di assistente tecnico in un cantiere edilizio, sono partito per Milano dove con fortuna e credo capacità , sono stato nominato dirigente di una importante ditta di isolamenti e condizionamenti termoacustici diventando uno dei pochi esperti del settore di quel periodo. Ciò mi permise di sposarmi. Tempo dopo, per contrasti con la proprietà, mi son dimesso e, rifiutando altre offerte nel settore, ho aperto con amici una galleria d'arte che riuscì in pochi anni a diventare una delle principali di Napoli. Il contatto continuo, le discussioni artistiche con veri artisti e critici di valore che vantavano nuovi possibili traguardi artistici, mi fece concepire una nuova teoria che si rivelo' del tuttp originale. La intitolai DUPLICITA' ANALITICA che fu molto apprezzata dal grande critico Marcello Venturoli che mi inviò una lunga lettera anche di suggerimenti. Eccone uno stralcio: "Certo lei ha una provenienza, una natura schiva, di lirico scienziato. L'idea di un abbinamento della formula algebrica alla superficie cromatica più o meno stesa e vibrante come habitat e, insieme, come secondo elemento dialettico della formula, è brillante e va senza dubbio approfondita" Ma Venturoli, nelle lunghe conversazioni avute, mi disse che ero stato molto bravo come artista concettuale, ma un carente pittore e mi sommerse con la sua grande cultura artistica che mi costrinse, per esserne all'altezza e per puntiglio, a leggere migliaia e migliaia di pagine sull'arte da cui appunti nasce il mio libro L'ARTE MODERNA IN SINTESI SCHEMATICA , pubblicata da un editore romano, che ebbe un notevole successo e principalmente l'elogio scritto del mitico prof. BELLONZI segretario generale della QUADRIENNALE di Roma. [/url
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L'indubbio successo del mio primo libro, fece risvegliare in me l'antica passione dello scrivere praticata da bambino con qualche breve romanzetto ispirato a Emilio Salgari. Così scrissi e pubblicai con lo stesso editore TRE ANGOLAZIONI DI DONNA" composto da tre lunghi racconti su tre tipi di donna, la servetta, la studentessa evoluta, e la brillante signora bene.
Il libro ebbe varie recensioni e un grande successo di vendite principalmente presso le edicole delle stazioni ferroviarie curate dalla COVES Confortato e incoraggiato dall'andamento dei miei primi libri e mentre continuavo a dirigere la galleria d'arte e a fare qualche consulenza sugli isolamenti e condizionamenti acustici, incomincia a scrivere il mio primo romanzo L'INSERIMENTO dove raccontavo in prima persona (ovviamente romanzata) l'inserimento nel mondo del lavori di un giovane degli anni sessanta nell'Italia del miracolo economico. Lo stile si ispirava, come nel precedente libro, al neorealismo. SUGARCO EDIZIONI , una delle prime 7 case editrici italiane di allora volle pubblicarlo nella sua prestigiosa collana "I giorni" annoverante , fra gli autori, Neruda, Kerouvac, Burroughs, Carmelo Bene, eccetera
Il romanzo ebbe un ottimo successo di critica e di vendite e fu presentato da SugarCo a vari importanti premi letterari e vincendone qualcuno. CONTINUA Con il nuovo romanzo HITLER IN GONNELLA, inizia la trasformazione del mio stile di scrittura che rende più omogenei contenuto e forma. Appassionato da sempre di storia, avevo inventato un diario di Hitler e delle sue allucinazioni ricavato da un attento studio del personaggio. L'ho rivestito (il diario) con un'inventata figlia di Hitler che, fornita di potenti strumenti atomici (dirigeva un avanzatissimo istituto atomico in Svizzera) minaccia il mondo e tenta di asservirlo. L'editore SugarCo avrebbe voluto editare anche questo mio nuovo libro , ma io preferii OCEANIA EDIZIONI che prometteva un'alta tiratura iniziale (12.000 copie e successive edizioni- ne furono 3) e molta pubblicità. Il libro uscì e fu subito un bestseller più volte nella classifica dei più venduti e l'agenzia Eulama mi offrì un contratto di edizione per la Germania e i paesi dell'America Latina. Il produttore cinematografico Italo Martinenghi voleva tradurlo in puntate per la tv italiana e la Domenica del Corriere voleva pubblicarlo a puntare nel settimanale per controbbattere altro noto settimanale che si era aggiudicato un(poi rivelatosi apocrifo) diario di Hitler.
Ma recensione che mi ha fatto più piacere è in questa lettera, successivamente divenuto un articolo su IL GIORNALE D'ITALIA, indirizzatami da un vecchio professore universitatio ebreo che aveva vissuto sulla suapelle le atrocità naziste. PRTE SECONDA [size=16]Da tempo stavo pensando di scrivere un nuovo romanzo che fosse una violenta critica ad una certa categoria della "borghesia" generata anche da numerosi episodi deleteri dei quali avevo saputo o vissuti di persona. Inoltre mi proponevo di raggiungere con questo nuovo libro un equilibrio per quanto possibile perfetto fra contenuto e forma dove ogni pagina avrebbe dovuto avere un senso e un ritmo per così dire "musicale". Lo scrissi in circa un anno e lo intitolai "MISERABILI!" e poi "CONTRAPPUNTO BORGHESE" e infine "INTORTE SPIRALI D'EROTISMO" lo proposi a prestigiosi editori.11.13.2020. Gaexanti sembra propomse a pubblicarlo in tempi mnn brevdissim, ma imptovvisamentente sebuntroòil pro.Balletto della piccola ma apprezzarissima MARIETTI che pubbliva testi sceltissimi della letteratura midleeuropea prasentati da MAGRIS, Sembra che Balletti di fosse letteralmente invagjito del mio libto e incominciò a fare fuoco e fiamme per pubblicaro a pochissimo e con la pregazione delle scritta Domeni REA, tanto appresasatoi e studiato e non solo in Italia e presente in ogni eciclopedia mondiale. Poi , quando sembrava tutto fatto, improvvisamentr, il prof: Balletto , rimandò l pubblicazione: l'abrebbe realizzata a mesi con il mio libro apripista di una sua nouva collana di scrittori italiani garantendo al miglio libro sucessi nel grandissio premio, IL CAMPIELLO. Me ne irritai degli ingiustificati ritardi dopo le continue e pressanti richiesrtee e chiusi con Marietti e affidai l'edizione alla OCIANIA con la presentazioner di REA
Il romanzo fu molto apprezzato dal critica he ko considerò u punti di arri , un po meno enne vendite
Dopo lo strano comportamento di Marietti, ero abbastanza adirato e mi aveva disturbato, e non poco, l'arroganza di editori che si potevavano perrnettere quegli imprevisti e ingiudificati voltafaccia anche se mitigati da continue promesse che avrebber anche potute non realizzarsi ( Ma poi Marietti dopo alcuni mesi pubblicò BIONDI e lo condusse a sfiorare il SUPERCAMPIELLO) Così , nelle more dell'uscita di "INTORTE SPIRALI D'EROTISMO". prese corpo un mio agile saggio/manuale che intitolai "i SEGRETI DELL'EDIRIA Ovverosia COME DI FA A FARSI PUBBLICARE LIBRO" . Rea subito mi disse che sarebbe stato in successo anche se andava a scavare (e in modo tutt'altro che superficiale) lle varie distorsioni della grande editoria. Lo pubblicai inzialmente in solo 1500 copie per timore che possibili boicotaggi in difesa dei potenti editori ne bloccassero la distribuzione. Difatti i distributori, per certo servilismo verso i potenti, incominciaro a distribuirlo col contagocce, ma un improvviso articolo su IL GIORNALE di Montanelli, posto in pienissima evidenza e scritto dallo storico Giordano Maria Guerri, sboccò la situazione. E TUTTO CAMBIO'. I distributori dell' Oceania di scegliarono, tanti altri si offriromo di distribuire il libro richiestissimo in grosse pile nelle principali lirerie, Incominciaro ad uscire articoli su articoli, Univertità come quella di Trieste ne fece centro di un convegno e indine DOMENICA IN, presentata da Pippo Baudo, accolse mostrò e parlò del volune, Si pensi che solo l'apparizzione della copertima in Dome nica in per meno di un minuto , generò la richiesta in .ibrerie di circa altre 15.000 copie. Insoimma , il suxcesso con inviti a TELEMONTECALO, All'ASSEMBREA DEI PICCOLI EDITORI e al Salone del Libro di Roma. [ L'essere stato capace di svelare alcuni segreti dell'editori con credo buona efficacia e riscuyendo interessi ed elogi al punto che qualche mese dopo l'uscita del libro ebbi l'improvvisa telefonata di VALERIO RIVA, un grande uomo di cultura e direttore editoriale della FELTRINELLI (da lui praticamente creata con i grandi successi del Gattopardo, Dottor Zivago, eccetera) e poi della RIZZOLI, mi riempì di piacere e di soddisfaxione che si mturè la sera successiva quando RIVA venne daRoma a cena da me e vi sitrattennr, in lunghi xonvrsari, fino alle 5 di mattina. Immediatala simparia e la stima reciproca e l'intento di voler scrivere un secondo libro sull'editoria a 4 mani. Pochi giorni dopo RIVA, colaboratore dell Espresso, mi imviò un fotogtafo redazionale per due lunghissimi servizi fotografici che, in parte uscriro su L'espresso in un lungo articolo di svriatepagine dive di lovava apertamente il mio "sulfurio libbriccino" che aveva smosso le acque dell'editoria. Purtroppo l'vviato progetto del nuovo libbo a 4 mani, non fu realizzato per l'improvvisa morte del miei genitori e per nuovi pressanti impegni di RIVAL'aver diretto a lungo una importante galleria d'arte con contatti non solo nazionali e il continuoi contatto con artisti di qualità e di dase gestricu di frafifica pottorica (litografie e unxizioni) mi aveva permesso di sciluppare ampie conoscenze in materia e, sollecitato, scrissi e pubblicai I SEGRETI DEL MOMDO ARTISTICO ovverosia CIMO SI FA A FAR SOLDI CON LARTE che si ruvelò un successo anche se non all'altezza del saggio sull'editoria. Qualche mese dopo, essendo saltata la collaborazione co VALERIO RIVA oer il seguoito del libro sull'EDITORIA e giungendomi intei pacchi di lettere sull'argomento, dedisi di scrivere da solo IL DOPO SEGRETI DELL'EDITORIA ovverosia ASPIRANTE SCRITTORE RINGRAZIAMI E LEGGI! ![/size] DOPO QUESTI ULTIMI SAGGI, TERMINA LA MIA ATTIVITA' PIU' INTENSA DI SCRITTORE E CON CALMA DO' SPAZIO AD ALTRI LIBRI CHE SI INSERISCONO IN UN ALVEO DI NORMALITA COME: "Padroni Attenzione ecco come due veterinari ammazzano un cane"; "L'arte pittorica in sintesi schematica"; "Anatomia del successo"; IL MAGLIONE BLU , romanzo interamente dialogato e "Il grande gioco", libro di racconti, Per poi sfociare in UN COLOSSALE ABBAGLIO , pungente critica all'organizzazione del Secondo Salone del Libro di Torino e "L'ASPIRANTE SCRITTORE e L'EDITORIA" dove riprendo, aggiornadoli, i problemi del'editoria. Sono, a mio avviso, invece di pieno rilievo "I CINQUE DUCI A CONFRONTO, Storia comparata di CHURCHILL,HITLER; MUSSOLINI, ROOSEVELT e STALIN" che per la primavolta e con approfondita ricerca mette a confronto quelli che furono i veri protagonisti della Seconda Guerra Modiale Chiunque si interessi alla storia contemporanea non può fare a meno di soffermarsi a lungo sulla Seconda Guerra Mondiale, sulle cause che l’hanno determinata, sul suo svolgimento e sulle sue conseguenze. Senza alcun dubbio è stato l’avvenimento più importante e traumatico del XX secolo, nel quale si sono scontrate ideologie diverse causando una lunga e crudelissima lotta (che ha lasciato sul terreno ben 50 milioni di morti e oltre 100 milioni di feriti) e un sostanziale sconvolgimento di equilibri di potenza nell’intero Globo. Infatti gli imperi italiano e giapponese sono del tutto scomparsi seguiti, non molto tempo dopo, da quelli inglese e francese. Inoltre la Germania (rimasta divisa in due parti per circa cinquant’anni) e la Polonia hanno dovuto cedere vasti territori all’est, mentre l’URSS (per oltre mezzo secolo) ha ancor più esteso i suoi già vastissimi confini ed ha esercitato un ruolo dominante su varie nazioni confinanti. Infine gli Stati Uniti d’America hanno praticamente assunto la guida della politica mondiale. Ebbene, è ormai consolidata convinzione che fra i protagonisti del colossale conflitto soltanto cinque hanno assunto singolarmente un ruolo davvero determinante. Sono, in ordine alfabetico, Churchill, Hitler, Mussolini, Roosevelt e Stalin. Tutti loro, chi più chi meno, non solo hanno gestito (al di là dei risultati e della morale) l’andamento della guerra, ma l’hanno anche causata per dare sfogo a smodate ambizioni (palesi o occulte che fossero). Sono essi quindi, nel bene o nel male, i veri protagonisti della storia del ‘900, o, quantomeno, della prima metà del secolo. Eppure, nonostante le tante biografie, a volta pregevoli, pubblicate su ognuno di loro, manca un libro che racconti le loro vicende, dalla 5 nascita alla morte, in modo comparativo e il lettore, appassionato della storia e dei suoi personaggi e dei raffronti fra di loro, deve ricorrere a più testi nella faticosa e dispersiva ricerca di fasi analoghe con il risultato, nella gran maggioranza dei casi, di abbandonare insoddisfatto l’impresa. Con questo libro ho inteso colmare la lacuna ed ho chiamato i cinque protagonisti, per comodità di titolo, “DUCI”, sempre che si intenda tale appellativo come quello usato nel primo medioevo (dux è colui che assume nella circoscrizione territoriale, assegnatagli o conquistata, tutte le funzioni governative sia civili che militari). Non intendo quindi confondere l’appellativo che ho dato con dittatura o tirannide, né tanto meno impegolarmi sull’ex defectu tituli o sull’ex defectu exercitii. Non è questo l’intento del libro e sarà il lettore, se lo vorrà, a fare le debite distinzioni sulla conquista e sulla gestione del potere di ognuno dei cinque “duci”. Quindi, tornando al libro e tralasciando il titolo, desidero sottolineare che ho fatto largo uso del metodo comparativo e ho dato ampio spazio alla corrispondenza intercorsa fra i cinque protagonisti, ad alcuni significativi colloqui fra di loro e ai giudizi reciproci espressi in più occasioni. I primi capitoli del mio libro sono dedicati, sempre comparativamente, all’anno, al luogo, all’ambiente sociale nel quale i cinque futuri “duci” sono nati, oltre al rapporto con i rispettivi genitori, agli studi scolastici intrapresi, ai titoli di studio conseguiti, alle letture formative, all’impatto con il lavoro, ai primi passi in politica, a quale ruolo hanno svolto nella Prima Guerra Mondiale e alla scalata al potere. Nei capitoli successivi, quando l’azione dei cinque protagonisti si identifica con quella dei loro paesi e quindi con la politica mondiale, si parla della crisi economica del 1929, e delle crisi per l’Etiopia, per la Renania, per l’Austria, per la Spagna, per la Cecoslovacchia, per l’Albania e per la Polonia, che prelude allo scoppio della Seconda 6 guerra Mondiale. Gli avvenimenti sono raccontati, in ogni capitolo, sempre dalla angolazione di ognuno dei cinque protagonisti, divenendo però, nell’insieme del capitolo, un tutt’uno che, spero, renda ben comprensibile e scorrevole la lettura, senza tuttavia mai perdere il rigore necessario ad un libro di storia. Infine l’ultimo capitolo, il 18° (che può essere consultato anche durante la lettura dei precedenti), è dedicato ad una serie di comparazioni estremamente sintetiche che raggruppano, nella prima parte, ben 21 argomenti; mentre, nella seconda parte, vi è l’attività parallela dei cinque protagonisti in ognuno di 29 anni, scelti come campione; infine, nella terza parte del capitolo, la comparazione riguarda i cinque quando hanno la stessa età: a 15, 20, 25 anni e cosi via. Bruno CotroneiGRANDE E'STATO L'INTERESSE SUSCITATO DA QUESTO LIBRO CHE PERMETTE AL LETTURE DI ENTRARE NEI PIUì RECONDITI SEGRETI DI QUESTI PERSONAGGI CHE NEL MALE E NEL BENE HANNO CONDIZIONATO IL PRESENTE ED IL FUTURO DI PERLOMENO DUE GENERAZIONI DI UMAMI[/size] N elle lunghe frequenti conversazioni con il grande scrittore DOMENICO REA, mi sentivo dire che la mia capacità di scrivere romanzi era addirittura (ma non lo credo affatto)superiore alla sua di stupendo novelliere. Sosteneva, REA, che ero nato per essere un vero affabulatore, capace di inventare storie appassionti ambientate in luoghi e meccanismi poco comuni alla letteratura italiana. E volli accontentarlo inventando di sana pianta "LA MALEDIZIONE DI TEMPLEMORE" dove un sottocapo della marina mercantile italiana nafragava nei primi dell 900 nei pressi del favoloso Borneo dove da tempo regnava l'unico rajah bianco del mondo. E qui il sorrentino Michele Caracciolo veniva salvato dal ricco proprietario di una estesa piantaguine di Caucciù. E Caracciolo seppe cogliere la grande occasione di arricchirsi e di diventare importante sposando la bella figlia del piantatore escluso con una vile azione dalla sua proprietà, Seguono lotte e intrighi per il potere e la ricchezza in quella lontana parte del mondo nella quale , come dovunque , fu fondamentare il grande crollo dell'economia americana e la Seconda Guerra Mondiale vista e vissuta dal Pacifico, Dure furono i conflitti fra i 3 figli di Caracciolo tanto diversi fra di loro, con colpi bassi, tradimenti , giochi satirici e viceversa senza che mai fosse abbandonato , neppure per un istante, il senso del reale e la rigorosa documentazione. Insomma un romanzo sempre appassionante che tiene il lettore avvinto alle varie vicende fra falsi e veri testamenti , gioie e dolori. [url=https://servimg.com/view/15771445/2203][/url][/size]
Ultima modifica di Segretario il Dom Nov 15, 2020 1:31 pm - modificato 227 volte. | |
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