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| Titolo: misteri del mondo introduzione Mer Lug 08, 2009 5:28 pm | |
| MISTERI DEL MONDO - IntroduzioneAntica Incisione rinvenuta su una roccia in Giappone: cosa rappresenta? Non sempre la storia che viene insegnata sui libri della letteratura "ufficiale" coincide con le scoperte archeologiche: spesso si trovano, infatti, traccedi presenza umana in strati geologici risalenti a decine di milioni di anni fa (quando l'uomo teoricamente non c'era ...), oppure utensili tecnologicamente incompatibili con le conoscenze di una determinata civiltà, o costruzioni inspiegabili sia nella tecnicacostruttiva che nel loro significato (Stonehenge le Piramidi le Linee di Nazca ...): sono i cosiddetti OOPART (Out Of Place ARTifacts, cioè manufatti-reperti "fuori posto") descritti e studiati dall'archeologia non ufficiale. ALCUNI "OOPART" |
Strano Monile a forma di Aereo |
Raffigurazione di un uomo alla guida di .. . un'astronave? |
Angeli alla guida di strani Oggetti Volanti |
Una vasta descrizione di tali reperti é stata fatta dal ricercatore Michael Cremonel suo libro del 1994 «Archeologia proibita». |
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Le informazioni provenienti da un remotissimopassato acquistano sempre maggiori significati alla luce di nuovi studi e scoperte; l'attenzione di moderni ricercatori ha inoltre riacceso, nell'ultimo decennio, il dibattitosu tutto ciò che riguarda problemi tecnici ed implicazioni di carattere astronomico relativi, ad esempio, alle costruzioni delle piramidi e deigrandi templi dell'Antico Egitto, tutt'ora in granparte non risolti.
Diventa così sempre più importante e urgente unarevisione critica delle nostre conoscenze storico -archeologiche ed una nuova analisi delle stesseteorie sull'origine dell'uomo e sulla sua evoluzione.
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IL MIRACOLO DELLA NEVE
Non possediamo veri e propri documenti in cui si descrivono possibili avvistamenti di U.F.O. nel passato, ma solo descrizioni di tipo letterario, poco attendibili non avendo un supporto grafico; tali descrizioni grafiche sono però presenti, seppur non ufficialmente, in diverse tele e dipinti di autori contemporanei all'evento. Una fra queste tele famose è "Il Miracolo Della Neve" del pittore Masolino da Panicale, che rappresenta uno stranissimo evento che vede protagonista Papa Liborno (352-266 A.D.). Secondo la tradizione, il Papa ricevette in sogno dagli angeli, l'ordine di far costruire una nuova Basilica a Roma, nel luogo esatto in cui si sarebbe manifestata una nevicata miracolosa. Il giorno dopo, cadde dal cielo, contrariamente a qualsiasi previsione metereologica, una sostanza bianca simile a neve, pur essendo una calda giornata d'Agosto. Lo strano fenomeno avvenne solo in una zona limitata di Roma, in cui, per l'appunto successivamente, fu edificata la nuova chiesa di S. Maria Maggiore. Nella raffigurazione di Masolino, notiamo il pontefice romano che si accinge ad indicare l'esatto perimetro della futura costruzione sacra, proprio nella zona " imbiancata" dalla miracolosa neve, neve dipinta ancora nell'atto di cadere dal cielo. Nella parte superiore del dipinto vi sono Cristo e la Vergine che osservano la scena dai cieli. Quale fu la causa di una nevicata tanto impossibile? Il pittore nella sua opera ci offre una dettagliata descrizione dell'evento, rappresentando la neve che cade da una grossa "nuvola", di colore grigiastro con forma simile ad un sigaro, sotto la quale vengono rappresentate altre nuvole più piccole. Dopo un'osservazione attenta di queste, si è notato che non appaiono come comuni nubi, ma posseggono lineamenti netti anziché vaporosi; sono poi rappresentate con illuminata solo la loro parte superiore e la maggior parte delle "nuvole" in questione sono, stranamente, munite di cupola: se confrontiamo la foto di un disco volante scattata su Siena nel 1954 (mentre dal cielo cadeva "bambagia" o "Angel's hair") con le strane nuvole del Masolino, possiamo notare una certa somiglianza, che potrebbe apparire non casuale. dal web
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Sappiamo di vari avvistamenti di strani oggetti volanti tramite testimonianze che avvennero anche nel XV secolo; ne citiamo qui una, quella di uno storico italiano di Forlì, Leone Cobelli:
" Eodem millesimo (1487 A.D.) puro di Giugno, di nocte tempo apparve una trave de fuoco. Venne dal monte de Pogiolo a Forlivio in fina a li mura de la Rocca de Ravaldino. Fo poi probicato la matina venente. Poi ancora del bel di apparve un'altra trave de fuoco venire del Monte de Puzolo in fino sopra la piacia: e questo fo palese a tucto el populo forlovesi …". "… Eodem millesimo (1487), d'Augusto. Apparve una matina dui hore inance di una stella granda la quale venia de verso la montagna (Appennini) e andava verso Ravenna , certo parea una pavagliotta (farfalla) che volasse per l'aria. Io la vide… Come li altri. Certo parea come una rota di carro, e durò circa un bon miserere. Alcuni dicono che più di mezza bora prima l'avevano veduta a la montagna…". Questo è il resoconto riguardo le testimonianze oculari di Leone Corbelli presenti nelle sue "Cronache Forlivesi", considerate " segni celesti", come egli stessi scrive. Questo tipo di apparizioni nel passato più recente sono abbastanza comuni nelle scritture, annali e resoconti, di autori contemporanei agli eventi celesti citati: se non considerate veramente come apparizioni divine, miracoli o espressioni della potenza divina, tali eventi potrebbero essere solo spiegati con il metodo ufologico. Del resto sono molte le prove e i fatti che , sottoposti alla conoscenza scientifica e ufologica moderna, portano a queste conclusioni.
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