Antonio Allegri, detto il
Correggio,
non lavorò a Roma e non lasciò tracce
di sé sul più grande palcoscenico artistico del mondo,
e questa forse è la ragione della sua mancata presenza,
almeno nell’immaginario collettivo, nell’Olimpo dei ...
Fu innovatore straordinario delle arti.
L'estrema bellezza della sua pittura, la sapienza e la molteplicità espressiva
che egli genialmente esercitò, sono meritevoli di gioiosa conoscenza.
Le sue opere donano l'appagamento ai sensi e sanno nutrire l'intelletto.
Storicamente Correggio è stato il primo pittore compiutamente emozionale dell'arte italiana:
colui che nel momento creativo ha saputo entrare nello stato d'animo di ogni suo personaggio,
rivelandolo; colui che chiede intensamente all'osservatore una partecipazione non soltanto di intelletto,
ma di profondi sentimenti e commozioni. Per tali affascinanti novità, per la vivezza delle forme e dei colori,
per la libertà spaziale, fu il padre artistico delle generazioni successive,
alle quali trasmise i moti dei cuori e le trepidazioni delle carni. (Silvana E.)