Il racconto del giorno: UNA "BRAVA" RAGAZZA di BC

vere o inventate, a me non accadono!

Gugol ha scritto:

vere o inventate, a me non accadono!

Il che è un bene o un male?

Bruno

Buongiorno.
Personalissima considerazione in merito al racconto di Bruno.
Una storia decisamente inventata, certi passaggi ti fanno capire che di reale non c'è assolutamente nulla.
Se invece è una storia "inventata" ma con personaggi che siano esistiti per davvero, ahimè, mi preoccuperei per capire il nesso per tale mostranze.
Non approfondisco, vorrei capire da parte dell'autore se sono sulla buona...strada.
Ciao.

Eccomi a te Mou.

I racconti, come qualsiasi tentativo letterario, sono sempre romanzati,
a volte totalmente inventati ed altre traenti spunto da vicende vissute
o sentite. L'importante, però, sia che è appartengano alla prima o alla seconda
categoria, è che facciano riflettere su problematiche o comportamenti
che in essi si narrano.

Bruno

Non metto in dubbio che qualsiasi tipo di racconto non è altro che un "romanzato".
Non credo, però, che un "romanzato" inventato possa fare riflettere per certe teorie esposte, come non credo assolutamente che possano aiutare ad un comportamento.
Mi lascerebbe, invece, un pò basito se un "romanzato" vero possa influire indirettamente nei confronti di un qualsiasi individuo, nel senso che se l'individuo si sente messo in discussione, credo che certe forme dovrebbere essere "smussate" per non creare antipatici attriti.

Mou ha scritto:

Non metto in dubbio che qualsiasi tipo di racconto non è altro che un "romanzato".
Non credo, però, che un "romanzato" inventato possa fare riflettere per certe teorie esposte, come non credo assolutamente che possano aiutare ad un comportamento.
Mi lascerebbe, invece, un pò basito se un "romanzato" vero possa influire indirettamente nei confronti di un qualsiasi individuo, nel senso che se l'individuo si sente messo in discussione, credo che certe forme dovrebbere essere "smussate" per non creare antipatici attriti.

Come lo dici tu sembreresti (ma non lo credo) voler sminuire qualsiasi narrativa letteraria dai grandi russi, ai nostri grandi scrittori tipo Svevo ect.

La narrativa in generale è romanzata ed proprio in questo c'è la sua grandezza
negli autori riconosciuti ed apprezzati dalla critica.

La narrativa non si deve limitare a raccontare un fatto che non comporti
l'esplicazione di un modo di agire o di pensare. Da quando è nata la narrativa
fa riflettere e può influenzare (come ha influenzato) il modo di pensare e
di vivere ci centinaia di milioni di individui. Naturalmente, però, gli individui
che possano identificarsi con una tipologia rappresentata in un'opera narrativa,
devono avere quelle elementari doti di riflessione e di modestia per poterne
usufruire.
Purtroppo, di contro, il mondo è pieno di persone che sono sempre convinte
di essere nel vero e nel giusto e che non cambiano mai idea, il chè è sinonimo di
poca intelligenza. Bisogna discutere e confrontarsi in continuazione e
saper ammettere quando si ha torto o si è agito male.
Infine al narratore poco importa di "smussare" la forma per evitare attriti.
Gli attriti quando si generano con la narrativa ben vengano: vuol dire
che la narrativa (perlomeno come contenuti) è stata valida.
Riflettici con calma e vedrai che non ho torto.

Bruno

banalmente sipotrebbe dire che se manca l'lelemento "romanzato", come viene qui chiamato, il tutto si ridurrebbe a "cronaca".
Oddio il romanzo può essere ocnsiderato una cronaca di un mondo possibile, e di fatti l'autore e chi lo legge questo fingono (sospensione dell'incredulità.
D'altra parte anche quando il croniosta racconta un fatto, lo NARRA... i fatti bruti non esistono.. e senza volere entrare nei meandri dei filosofi Analitici, basta considerare ciò che di uno stesso evento riportano due giornali distanti ideologicamente...
A volte la realtà supera la fantasia, e uno scrittore (bruno lo saprà bene) ha molto spesso paura di scrivere cose troppo irreali, mentre ciò ch eeffettivamente poi accade supera di molto il suo limite dell'inimaginabile!

Hai perfettamente ragione su tutto Gugol, tranne quando paragoni il"narrare"
del giornalista con il narrare dello scrittore. In modo del tutto semplice
si potrebbe dire che fra la prima e la seconda cosa passa la distanza che
divide un riassunto da un tema. Ma lo sai bene ed il tuo è stato un esempio
per semplificare

Bruno

esempio da filosofo del linguaggio, non badarci....

mi permetto di dissentire dall'aopinione di Mou, credo che queste cose purtroppo accadano più di quanto non immaginiamo. Di circoli e pseudo tali ce ne sono a iosa e Simona è abbastanza ben descritta per poter essere reale, d'altronde di megalomani e pazzi abbonda l'umanità, e a una persona così non resta altro che frequentare quel tipo di club, come farebbe a primeggiare altrimenti?
Carino il racconto, riguarderei qualche refuso

Grazie, Pia, segnalami pure i refusi che hai notato. Succede.

Bruno

succede che guardi cento volte un testo e non vedi l'errore, poi arriva un occhio "fresco" e vede tantissimi, capita anche a me. E' anche vero che io sono molto attenta, da lettrice accanita noto subito le stonature, e te le segnalo:
tu complimenti me ecc.ecc. andrebbe tra virgolette
un certo momento dell'agitazione lo farei precedere da una "a"
si lamentava e sorrideva mentre le gambe dondolano, il verbo è al presente in un contesto dove tutto è al passato
un intensa, e qui è sfuggito l'apostrofo
era derivato a Simona, il dolore, la prima virgola è di troppo
m'era, dovrebbe essere m'ero
ml'aveva salutato una "l" da togliere
sussegosa, manca la "i"
spero che non ti secchi, sono abituata con altre persone a fare questa sorta di scambio di correzioni che io trovo estremamente costruttivo, oltre a scambiarci anche opinioni sulla forma e sul contenuto al di là del mero errore che può essere dovuto senz'altro alla distrazione

No, non mi secca affatto, Pia, tutt'altro tanto è vero che ho già apportato
le dovute correzioni al testo.
Purtroppo accade che (ma non è questo il caso) quando importi un testo
nel pc con lo scanner, si generano fastidiose imprecisioni che sarebbe troppo
faticoso correggere.
Grazie.

Bruno