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Sir Lawrence Alma-Tadema (vero nome Laurens Alma Tadema) (Leeuwarden, 8 gennaio 1836 – Wiesbaden, 25 giugno 1912) è stato un pittore olandese di nascita ma attivo nell'Inghilterra di epoca vittoriana.
Artista dell'epoca del decadentismo, è conosciuto per i suoi ritratti di scene di vita nell'antichità (particolarmente quelle ambientate all'epoca pompeiana), sempre caratterizzate da romantico languore e raffinata indolenza, oltre che permeati da ricorrenti motivi floreali.
Le meticolose ricerche archeologiche di Alma-Tadema e, soprattutto, il suo gusto nel reinterpretare l'architettura romana hanno affascinato numerosi autori successivi, tra cui preraffaelliti e pittori vittoriani.
Le opere realizzate dopo il 1850 appartengono quasi interamente alla corrente di gusto definita decadentista e rappresentano scene di vita nell'antichità, sono caratterizzate da una particolare luce, dall'atmosfera indolente e da soggetti preferibilmente femminili.
La prima di queste serie, dipinta nel 1863, ha come soggetto scene di vita nell'antico Egitto. La Morte dei primogeniti, dipinto nel 1873, è il primo e più intenso. Le altre opere di questo ciclo sono Un egiziano sulla porta di casa (1865), La mummia (1867), Il ciambellano di Sesostris (1869), Vedova (1873) e Giuseppe, supervisore dei granai del faraone (1874). Alma-Tadema si documentò a lungo per realizzare queste scene, ma i soggetti che lo impegnarono maggiormente in questo senso furono quelli cui dedicò i cicli successivi, ovvero le scene di vita nell'antica Grecia e nell'antica Roma.
Tra le sue più note opere giovanili, scene di ambientazione classica sono Tarquinio il superbo (1867), Fidia ed il suo marmo (1868), La danza di Pirro (1868) e Il negozio di vino (1869). L'opera raffigurante Fidia, in particolare, è la prima di una lunga serie che ritrae l'attività artistica dei tempi antichi: altre opere con lo stesso tema saranno Adriano in Inghilterra, La galleria di scultura e La galleria di quadri.
Nel 1869 inviò da Bruxelles alla Royal Academy due dipinti con titoli in francese: Un Amateur romain e Une Danse pyrrhique, seguiti da altre tre opere tra cui Un Jongleur (1870). Gli anni '60 furono un periodo denso di riconoscimenti: oltre alla sua attività in Belgio e Olanda, vince il Salon del 1864 e l'Exposition Universelle del 1867 a Parigi. Dopo il suo arrivo in Inghilterra, la carriera di Alma-Tadema fu un continuo successo. Tra i dipinti più noti del suo periodo a Londra, il più interessante è forse L'udienza di Agrippa (1876) in cui si vede l'imperatore che riceve doni dai suoi ospiti. Altre opere realizzate in Inghilterra sono:
* Le stagioni (1877);
* Saffo (1881), soggetto che verrà rivisitato anche dai preraffaelliti come Edward Burne-Jones e John William Waterhouse;
* La strada per il tempio (1883);
* La donna di Amphissa (1887);
* Le rose di Heliogabalus (1888), basato sulla vita del famigerato imperatore romano Elagabalo;
* Paradiso terrestre (1891);
* Primavera (1894
L'influenza di Alma-Tadema si è protratta fino ai giorni nostri, affascinando anche numerosi registi di Hollywood. Tra questi, David Wark Griffith (Intolerance, 1916) e Cecil B. DeMille (I dieci comandamenti, 1956), oltre a Ridley Scott (Il gladiatore, 2000).