BRUNO COTRONEI E I SUOI LIBRI
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 LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.

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MessaggioTitolo: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptyGio Ago 14, 2014 12:58 pm

LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  A1_bc_14
[Bruno Cotronei è nato a Napoli,
ha studiato ingegneria civile, è sposato e ha una figlia.
Si specializza in isolamenti e condizionamenti
termoacustici e viene nominato dirigente
d'una azienda di livello nazionale che mette alle sue
dipendenze oltre un centinaio di persone fra impiegati
e operai e gli affida la direzioni di suoi cantieri presso
grandi aziende produttrici di carrozze ferroviarie.
Partecipa a congressi come relatore. Successivamente
costituisce una s.p.a. di cui è amministratore delegato.
Poi fonda e dirige la Galleria d'arte L'isolotto a cui
viene assegnato il Mercurio d'oro. Qualche anno dopo
Cotronei si dedica da protagonista all'Arte, dapprima
con un intenso periodo pittorico nel quale concepisce
ed elabora la teoria della DUPLICITA' ANALITICA dove
mescola saggiamente elementi della Geometria
Analitica Cartesiana e della Psicologia Analitica Junghiana.
Il grande critico Marcello Venturoli gli scrive in proposito:
"Certo lei ha una provenienza, una natura schiva,
di lirico scienziato. L'idea di un abbinamento della
formula algebrica alla superdicie cromatica più o meno
stesa e vibrante come habitat e, insieme, come
secondo elemento dialettico della formula, è brillante
e va senza dubbio approfondita"
.Poi Cotronei inizia l'attività di scrittore pubblicando
con un editore romano un libro originale e utile,
L'ARTE MODERNA IN SINTESI SCHEMATICA che viene
molto ben accolto dal mitico prof. Bellonzi
della Quadriennale d'arte di Roma. La critica militante
gli dedica una ventina di recensioni fra cui quella di
Guido Marè sul Corriere della Sera:" E' un libro di cui
c'era bisogno. Un libro chiaro, tanto chiaro da infastidire
la maggior parte dei di professione critico d'arte.
Un libro d'arte scritto da un ingegnere, da una persona,
mi pare dicapire, che l'arte la vive come necessità culturale".
Dopo un nuovo libro di Cotronei composto di tre lunghi
racconti:TRE ANGOLAZIONI DI DONNA, nel 1981 esce,
nella prestigiosa collana i giorni di Sugarco edizioni,
L'INSERIMENTO. Numerose recensioni lo accolgono
fra le quali quella dello scrittore Guerrazzi sul
Secolo XIX: "Quest'uomo che produce un Balzac
è un ingegnere: è un vulcano d'idee e potrebbe
diventare il Mastronardi di Napoli"
. A questo punto
Cotronei assume la direzione editoriale di una casa
editrice e pubblica un suo libro di fantascienza e
fantapolitica, HITLER IN GONNELLA costruito
esclusivamente per vestire un inventato diario
di Hitler, frutto, però, di profonda conoscenza storica
e di approfondite ricerche. Notevole il successo
di pubblico(3 edizioni)e di critica fra cui quella di
Arturo di Porto su Il Giornale d'Italia:"Capolavoro
psicologico e storico che a buon diritto sostituisce
e supera tutti i grossi volumi che pretendono di
chiarire ciò che è avvenuto".
Qualche mese dopo
l'agenzia letteraria Eulama chiede i diritti di
edizione per l'ambito linguistico spagnolo, portoghese
e tedesco, il produttore Martinenghi quelli
telecinematografici e la Domenica del Corriere
vuole pubblicare il diario a puntate. Il grande successo,
sfiorato con il diario di Hitler, giunge l'anno successivo
con il saggio I SEGRETI DELL'EDITORIA.Cotronei riceve
più di 100 corpose recensioni sui maggiori quotidiani
e periodici; università italiane, canadesi e americane
acquistano il libro e ne fanno oggetto di dibattiti e studi.
Domenica In di RAI 1, lo Specchio della Vita di
Telemontecarlo invitano Cotronei per dibattere
sugli aspiranti scrittori. Il Congresso dei Piccoli Editori
e Il Salone del Libro di Roma invitano Cotronei a tenere
un discorso alle rispettive inaugurazioni.
Una studentessa dell'Università di Torino ne fa oggetto
della sua Tesi di Laurea. La stampa di una seconda
cospicua edizione si rende necessaria e scoppia
un vero caso letterario sul quale Valerio Riva
(conosciutissimo direttore editoriale di Rizzoli e,
prima, di Feltrinelli) si precipita da Cotronei
per conoscerlo e offrirgli di scrivere con lui,
a quattro mani, un secondo libro sull'argomento
e gli fa questa dedica: "Caro Cotronei, adesso sa
chi è questo Riva; non un neo-editoriale,
ma un vetero-editoriale; e comunque un neo-amico
che, spero, diventerà un suo vecchio amico".
Nello stesso anno Cotronei pubblica il romanzo
CONTRAPPUNTO BORGHESE per il quale il
prof. Balletto, direttore editoriale della
prestigiosa Marietti, aveva fatto fuoco e fiamme
per inserirlo subito nella sua casa editrice.
Poi una serie di ritardi e di stranezze faceva
decidere avventatamente Cotronei di
abbandonare Marietti che invece,
dopo poco pubblicava Roberto Pazzi
(cui aveva preferito Cotronei) e lo conduceva
a grandi successi nel maggiore premio letterario
italiano, Il Campiello. Il libro, sia pure
con un editore meno prestigioso usciva e
otteneva notevoli consensi critici fra i quali
quello dello scrittore Domenico Rea che così
lo recensiva:"Fare il nome del primo Thomas
Mann non è occasionale o azzardato,
al contrario. L'autore ha una maniera di trattare
il viscerale psicoanalitico quasi volesse
razionalizzare il flusso coscenziale joiciano.
Persino la punteggiatura in questo libro
ha un peso determinante. Ha lo strazio dell'ironia
e la funzionalità del contrappunto haydiano".
Seguono altri libri ed altri successi di Cotronei:
I SEGRETI DEL MONDO ARTISTICO;
IL DOPOSEGRETI DELL'EDITORIA;
PADRONI ATTENZIONE!
L'ARTE PITTORICA IN SINTESI SCHEMATICA;
ANATOMIA DEL SUCCESSO; UN COLOSSALE ABBAGLIO;
IL GRANDE GIOCO; I 5 DUCI A CONFRONTO,
STORIA COMPARATA DI...;
L'ASPIRANTE SCRITTORE E l'EDITORIA del quale
lo scrittore Campolieti sul Gazzettino di Venezia,
in un articolo su sei colonne diceva:
" Troviamo una risposta sufficientemente
appagante in un recente phamplet di Bruno
Cotronei, che va segnalato quale indagine
coraggiosa e attenta ma pure come una sorta
di quadro di costume, di saggio di antropologia
letteraria".
E lo scrittore Rugarli su Repubblica
anche lui in un articolo a tutta pagina:
"Il libro di Cotronei è più serio e più credibile:
sa che di editori si può morire".
Parallelamente all'attività di scrittore
Cotronei ha svolto quella di pubblicista
nelle pagine culturali di una ventina di
quotidiani e di una diecina di periodici.
I suoi articoli sono nelle emeroteche e i
suoi libri presso le Biblioteche Nazionali
delle principali città.

E' recentemente uscito, edito da Laterza
e curato dall'ENAP,il volume
"L'ALBO DEGLI SCRITTORI" (che sarà in tutte le
Università, licei, e Biblioteche Nazionali)
dove Cotronei è inserito, unitamente ad uno scelto
e limitato numero di colleghi, con un pezzo
significativo delle sue qualità narrative.[/b]
IL GIUDIZIO DEL GRANDE SCRITTORE DOMENICO REA SU "CONTRAPPUNTO BORGHESE", IL ROMANZO DI COTRONEI CHE SFIORO' "IL CAMPIELLO"!
"Giace riverso fra gli sterpi semiemergente dal fitto tappeto di foglie gialle picchiettate qua e là da un rosso innaturale e da fetida materia grigia che si mescola con l'insopportabile odore prodotto
dala vicina fabbrica di gomma. Il viso tondo, gonfio non ha subito sostanziali modifiche: gli occhi azzurri acquosi sono spalancati e sembrano fissare un luogo lontano, le labbra semiaperte scoprono denti piccoli macchiati di nicotina in un sorriso non molto diverso da quello solito che conferisce all'uomo l'espressione ebete che tante volte ha cercato invano di mascherare,. Dal cranio semicalvo pendono lunghi e sottili fili biondastri in piccoli gruppi tenuti insieme dall'umido della sera reso più consistente dalla pineta e dal mare non lontano, come grottesca contapposizione al tanto curato 'riporto' al quale dedica lunghi periodi della sua giornata.
La nuca è quasi inccorporata alla rete metallica che cinge l'autostrada e le ha donato un tocco di colore acceso , quasi per effetto di una sorta di dripping in un quadri di Pollock..."
...Cosi dall'immagine dell'assassinato chirurgo Nino Peri, inizia questo nuovo romanzo di Bruno Cotronei nel quale lo scrittore napoletano prosegue l'acuta, attenta e cruda indagine sugli scompensi della società contemporanea, inquadrandone ambienti e personaggi quali archetipi
di fatti e situazioni, ma senza mai cadere nello stereotipato e non trascurandone il dato storico. Già in alcuni racconti e ancora meglio nel romanzo edito da Sugarco, "L'inserimento", esemplare storia di un giovane alla ricerca della propria identità e di un gratificante posto di lavoro,
Cotronei è andato definendo il quadro della composita realtà di tutti i giorni, precisandolo con
cosciente maturità nella sua ultima opera.
In certi momenti questa sorta di summa della borghesia del Sud fa pensare alla tecnica del-
l'Ecole du Regard: "Blocca la macchina, accende la luce interna e fruga nel ripiano sottostante il cruscotto. La mano tocca la superficie calda, rassicurante di vera pelle, i polpastrelli si soffermano a carezzarla, quasi a scoprire le sottili venature... ". In altri momenti l'andatura del roman-
zo è fluviale, ottocentesca, vasta larga e fare il nome del primo Thomas Mann non è occasionale o azzardato, al contrario. Il romanzo di Cotronei è un'ennesima metafora sulla decadenza e sullo sfacelo della famiglia, ma rivisitata e indagata in maniera spieiata grazie ai molteplici strumenti stilistici e alla capacità sperimentativa in possesso di Cotronei. In questa storia, in questa saga, si direbbe con punte solari-nibelungiche, che parte dagli anni del fascismo e prima ancora
e si disfa sui nostri giorni scnsacrati, il cambio di mentalità e di comportamento è stato enorme. La psicologia degli uominiche avrebbe dovuto arricchirsi, si è inaridita, legata com'è ad alcuni concetti di fondo : il denaro, il possesso di qualcosa per una qualsiasi supremazia (o sopraffazione) sugli altri. Fermi a questi piloni realistici sotterranei, putento come certe fogne a cielo aperto, che riportano ciascun personsaggio in un alveo pur sempre economico, l'errore e l'errare nell'egoismo e nella ragnatela del vizio, sono illimitati. Cotronei ha una maniera di trattare il viscerale-psicanalitico quasi volesse razionalizzare il flusso coscenziale joyciano. L'occhio
di Cotronei, con lucidità e minuzia da scienziato(Cotronei è ingegnere), non perde nulla e dà
un peso alle più sfuggenti cellule della sua tessitura fantastica. Persino la punteggiatura in questo libro ha un peso determinante. Ha lo strazio dell'ironia e la funzionalità del contrappunto haydiano. Seguono alle pause, accelerazioni, vibrazioni.Libro a più piani, con un romanzo nel
romanzo che nasce spontaneo dal leto del gran fiume centrale, va decisamente qualificato summa perché ancora una volta sembra alludere alla ricapitolazione del romanzesco e alla sua morte -la morte del romanzo tanto predicata- e alkla riprova delle sue infinite possibilità
di rinascita. A certe condizioni, s'intende! E qua , in Contrppunto Borghese, è il prepotente legame alla terra d'origine dell'autore e dei suoi personaggi. La connoitazione meridionale e meridionalistica d'ogni creatura è fondamentale. Senza di essa tutto sballerebbe.
Ci ritroveremmo di fronte a quel girare a vuoto di tanta romanzeria contemporanea, mentre
l'opera di Cotronei offre notevoli materiali proprio perché i mezzi usati per l'indagine sono della più
avanzata tecnologia ed è una costruzione verticale con in cima un segnale d'orizzontamento, un
faro fra la nebbia.
Per me, scrittore di cose e uomini limitati da sempre al territorio che è press'à poco anche quello di Cotronei, Ercolano, Napoli, la piana vesuviana, "Contrappunto borghese" è una vera e propria scoperta, un po' come le tombe e gli oggetti che di secolo in secolo vengono alla luce nella terra sacra e archeologica di Ercolano e che ci costringono a rivedere e a risentire tutto daccapo. Ciò che si riteneva spremuto ed esaurito (e nella società di Cotronei ha scavato a fondo e in maniera magistrale Michele Prisco), per il vast patrimonio psicanalitico, la conoscenza pittorica, la partecipazione avanmguardistica che sta alle spalle di Cotronei, rinasce e s'innalza in una sorta di gigantesco castello in cui sembra si conservino gli incunaboli,e i cataloghi di impensabili
intermittenze del cuore e del calcolo del Bene e del Male. L'offerta sacrificale al dio oscuro,
il suicidio della creatura che, unica fra volpi e faine, si precipita nel Vesuvio illumina come una bandiera un panorama di sopravvissuti.
Lavorato come un'affresco di d'altri tempi, "Contrappunto borghese" si rivela da vicino un intreccio di nuances, di grigi nei grigi, di neri meno neri più neri con alcune esplosioni di luci, di "sensazioni di paesaggio" vesuviano, stupendo e freddo, riportato alla filosofica altezza del mito
che di questa summa, fra conscio e inconscio, fra intorte spirali d'erotismo, fra mostri ed angeli, è il suo deus ex machina.
DOMENICO REA (Il Mattino, Napoli 11g


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MessaggioTitolo: Re: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptySab Nov 01, 2014 2:42 pm

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MessaggioTitolo: Re: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptyMar Nov 04, 2014 7:03 am

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MessaggioTitolo: Re: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptyGio Feb 26, 2015 7:54 pm

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MessaggioTitolo: Re: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptySab Mag 16, 2015 2:21 am

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MessaggioTitolo: Re: LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.    LA BIOBIBLIOGRAFIA di BRUNO COTRONEI.  EmptyVen Giu 12, 2015 7:21 pm

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